Fiori di Arancio

I will have poetry in my life and adventure and love. Love above all…Love like there has never been in a play. (Shakespeare in Love)

Arkeon era una setta? novembre 9, 2011

Arkeon era una setta? Macchè!

Lo sanno tutti, ma non si poteva dire. Ora speriamo che lo apprendano anche i giudici nonostante gli sforzi della micro-lobby anti-arkeon che di affrontare le sette vere si guarda bene.

Nel video quello che ne ha pensato la studiosa Raffaella Di Marzio

Il video è stato preso dal sito Vertià su Arkeon

 

Il codice Arkeon, chi ama l’horror non risparmia neanche i sacerdoti innocenti aprile 20, 2010

Avevo già scritto di quanto viaggi la fantasia (di alcuni) e la mala fede (di molti) quando si tratta di Arkeon. C’è un misto di chi costruisce casi ad arte e di chi ama rimestare nel torbido tra un omicidio e una persona scomparsa oltre a chi spera di farci i soldi tra vittimismo e protagonismo.

Basta aver affibbiato la parola setta o psico-setta, che di Arkeon si può dire tutto, veramente tutto senza dover giustificare, provare, dimostrare quanto si afferma. Semmai è “Arkeon” a dover dimostrare che non è tutto quello che si dice. E per fortuna che dovremmo trovarci in uno stato di diritto.

Molto è stato scritto in relazione agli articoli apparsi sull’unità (con tanto di editoriale del direttore Concita De Gregorio) da altri blogger che, come me, non possono accettare tutte queste falistà e tutto questo massacro di persone innocenti. Ne hanno parlato klee, pulvis, baraka e pietro bono in post molto interessanti che vi consiglio di leggere.

Oggi il mio sconcerto è per il trattamento riservato, in tutti i giornali, forum e trasmissioni a quello straordinario sacerdote, forse peccatore (ma certo a mille miglia da quello di cui oggi sono accusati alcuni sacerdoti), ma umano che aveva trovato un luogo dove potesse essere accolta la sua sofferenza di essere umano, di uomo e di uomo di Dio. Perchè aveva un peso nel cuore questo uomo e aveva trovato il coraggio di condividerlo con altri, tornando alla pienezza del suo sacerodzio ed esprimendo uno straordinario talento come sacerdote e pensatore, non per essere triturato come sta accadendo da anni.

ho provato a risolvere i miei problemi in tutti i modi. La mia vita. [..] è stata un conflitto, è stata una croce”

Mi chiedo come si possono mandare in onda (non conosco il diritto ma da profana mi sembra il trattamento dei dati sian ben poco legale) dei momenti così intimi, come si possa sfruttare il dolore e la vita di persone innocenti e pulite. Come si possa distruggere un uomo che oltre tutto in questa inchiesta non c’entra assolutamente nulla! E spero che prima o poi chi ne è responsabile ne risponda davanti alla legge.

Mi chiedo ancora come mai vengono ancora mostrati i bambini di Vito. Che cosa c’entrano, che cosa aggiungono che cosa di così indispnsabile portano che non possono essere lasciati in pace? A viso oscurato l’ex-maestro smemorato che tante ne ha dette e in chiaro i bambini che non c’entrano niente.

E solo per il bieco profitto dell’audience e delle entrate della pubblicità (oltre al canone che i cittadini onesti sono costretti a pagare).

Così sulla famosa inchiesta di Giovanni Maria Bellu su l’unità trovo una foto: è la foto di questo famoso sacerdote martoriato dai media e dai pacati e coraggiosi ex davanti ad un altare che tiene per mano la persona alla sua sinistra e alla sua destra. Questa la didascalia: “Don … in un rituale di Arkeon”. Ma qualcuno glielo ha spiegato a Bellu che quella era una messa, normale normalissima messa nel momento in cui si recitava il Padre Nostro dove, come in molte parrocchie, i partecipanti si prendevano per mano? Ma quale rituale di Arkeon!

Eppure Bellu sembra aver visto quella che ritiene “un’abbondantissima, e francamente penosa, documentazione di video e di foto“.

Per non parlare dell’accorato appello della dott.sa Lorita Tinelli per gli alberghi ed agriturismi che, prima delle sue lettere, hanno ospitato i seminari di arkeon.

Cito fedelmente :”Pubblicando la presente chiediamo pubblicamente alle tante strutture ricettive, come non abbiamo sentito le urla provienienti dalle stanze in cui i membri di Arkeon saggiavano le loro dinamiche. Come qualcuno non abbia notato il passaggio di bare, come nessuno dei dipendenti non abbia notato che membri di Arkeon salivano su un pulmanino vestiti di stracci per andare a chiedere l’elemosina in paesi vicini. Ci chiediamo davvero come le strutture ricettive non abbiano notato nulla di strano.”(neretto in originale)

Passaggio di bare, pulmini, persone vestite di stracci? Ma in quale romanzo di Stephen King avete letto queste follie?

Poi l’ex maestro di chi l’ha visto ci parla di persone sepolte vive…sepolte vive? Ma forse ha una passione per il cinema horror…poi recuperate? Ma è il video di Thriller di Michael Jackson, per caso? Esercizi bendati? Ma abbiamo frequentato gli stessi seminari? Eppure a giudicare dai filmati si direbbe di sì.

Però io ho seguito un percorso alla luce del sole, dove non c’erano nè bare nè persone sepolte vive, che si interrogava sul senso della morte alla luce della vita e, per i credenti, della fede, sul senso dell’amore, delle prove che ci offre la vita. Sul fatto che siamo tutti esseri umani e abbiamo dentro pensieri, domende, tormennti, gioie e benedizioni. E dunque no, non mi riconosco in quanto viene sempre più forte sparato giorno, dopo giorno, dopo giorno.

Al di là di quanto sparino i media, chi c’era conosce la verità che mi auguro conservi nel suo cuore e possa dire nelle giuste sedi.

 

Il processo Arkeon marzo 18, 2010

Il picco della campagna di propaganda contro Arkeon ha fatto salire vertiginosamente le mie stats.

Purtroppo non ho la possibilità ultimamente di aggiornare il blog, e comunque questo non è un blog sul processo Arkeon (ci sono molti siti che non perdono una virgola, sarete sicuramente meglio aggiornati di là).

Invito chi viene qui a leggere i vecchi post, in particolare questo e questo.

Riporto invece integralmente la pagina di apertura de “Il caso Arkeon” con il primo commento, lì forse troverete quello che state cercando.

Qual’è la verità su Arkeon?
24 aprile 2009 · 13 commenti

“Arkeon è una psicosetta i cui vertici sono stati condannati e incarcerati per truffa, associazione a delinquere e violenze”.

Per chi non sappia cos’è stato Arkeon, questa è la verità su Arkeon. O quantomeno questa è la sola verità reperibile in rete, sulla stampa o dalla televisione.

Tuttavia questa verità è falsa.

E’ quella che si chiama una “verità mediatica”. Creata su una parola (psicosetta) che probabilmente non avevate mai sentito e che dovrebbe spiegare il significato di un’altra parola (Arkeon) che continuate a non conoscere, ma rispetto alla quale avete ormai una fondata diffidenza. Una parola (psicosetta) talmente forte da cancellare la verità giudiziaria, che a distanza di due anni non ha prodotto alcun arresto o condanna semplicemente perché ancora non si è deciso se debba esserci alcun processo [il 29/9/09 è stato deciso il rinvio a giudizio; il processo inizierà il 20/1/10, ndr]. Talmente forte da spingere tutti i media a riportare supinamente notizie di cronaca locale mai verificate da nessuno.Talmente forte da aver impedito che alcuna voce contraria potesse essere udita.

In effetti, una verità “virtuale”, se non per le molte persone colpevoli di aver partecipato a dei seminari di Arkeon e per questo sbattute in tv in prima serata, condannate da familiari ignari ma spaventati, isolati nelle scuole dei propri figli, minacciati con lettere anonime e taglio delle gomme, portate al collasso economico dagli avvocati e dalla perdita del lavoro.

Di fronte a tutto ciò alcune voci in questi anni si sono levate a porre domande e a mostrare alcune contraddizioni. Voci di persone di Arkeon che non hanno inteso farsi intimidire e che hanno voluto raccontare il sostegno, la forza, il rispetto e la profondità sperimentate in questo percorso. Ma anche voci di studiosi ed esperti del mondo antisette, preoccupati da quella che è stata definita una vera e propria “caccia alle streghe”. E che ha fatto parlare di un “Caso Arkeon” in cui – come ha detto qualche osservatore terzo – “chi mette il dito muore”.

Allora cos’è “il Caso Arkeon”? Un’incredibile quanto inconsistente caso mediatico-giudiziario scoppiato a metà del 2007 intorno ad un percorso di crescita individuale (Arkeon) nato in Italia nel corso degli anni ’90. Avviato dalle denunce di alcuni “ex”, che hanno portato all’oscuramento dei siti di Arkeon e all’apertura di indagini su 11 maestri di Arkeon, tra cui il fondatore. E al cui centro, accanto ad Arkeon, c’è il Cesap: una “discussa” associazione antisette di Bari che per prima ha raccolto tali denunce, che nella vicenda in questione ha agito come consulente del Tribunale di Bari e nello stesso tempo come pare lesa, e che ha l’onore di aver per prima introdotto in questa vicenda la parola chiave “psicosetta”.

A questo punto è bene chiarire un aspetto: questo non è un sito promozionale di Arkeon, i cui seminari sono stati interrotti immediatamente dopo la notizia dell’avvio delle indagini. Né l’interesse di chi scrive è di promuoverne la riapertura. E nemmeno l’intento è di santificare il percorso Arkeon, sul quale sicuramente si possono muovere critiche anche importanti, come ha fatto in più occasioni per primo chi scrive. L’obiettivo è solo poter tornare a raccontare la verità su una storia paradossale, quanto lo sono state altre in Italia prima della nostra, a partire dal caso Tortora, al caso Dimitri, al caso Rignano, al caso Brescia solo per fare gli esempi più eclatanti. Ciò che accomuna queste vicende non è tanto “l’errore giudiziario o investigativo”, quanto il singolare concorso di incompetenze, psicosi e interessi particolari nell’inventare una realtà inesistente e nel determinare una vera e propria persecuzione. Vogliamo raccontare quanto è avvenuto e quanto ancora sta avvenendo e forse avverrà, per amore della verità, per gratitudine verso un’esperienza che abbiamo visto sanare molte vite ferite e per i nostri figli e chi verrà dopo, perchè non debbano continuare a fare i conti con simili follie.

Nel merito, questo sito raccoglie una parte del tantissimo materiale che in questi anni è apparso sul web in relazione ad Arkeon, cercando di rendere pubbliche e accessibili quelle informazioni e quel dibattito fino ad oggi svoltosi tra addetti; informazioni che mostrano tutta l’assurdità di questa vicenda. Il sito crescerà un po’ alla volta, vi invitiamo a seguirlo.

Buona lettura

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13 risposte finora ↓

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piero // 16 giugno 2009 a 13:06 | Replica

un semplice ciao a quanto scrivi e soprattutto a questa apparente imparzialità che di questi tempi non guasta. Resto purtroppo un pò diffidente a chi non si firma e quindi ti chiedo di sentirti libero se mettere il mio nome e la mia mail in risposta a questo articolo o censurarla per “pace quotidiana”. Sono un ex Arkeon, nonchè l’11° di quegli indagati da te citati, ahimè l’unico senza un’accusa (forse serviva un numero dispari per scaramanzia) e sono anche uno di quelli additati, come i miei figli alle scuole elementari, da chi ovviamente ha dato credito alle parole altisonanti inneggianti ad un moderno rogo inquisitorio dei giorni nostri. Sono uno di quelli che ha perso il lavoro e si adatta oggi a fare qualsiasi lavoretto (mi manca solo la pulizia dei vetri ai semafori e poi ho fatto di tutto) per campare e far campare 2 figli piccoli e sono anche uno di quelli che deve trovare mensilmente una cifra da “buttare” in avvocati che non possono nemmeno provare la mia innocenza o estraneità a qualsiasi fatto proprio pwerchè privo di qualsiasi accusa se non di aver partecipato, come altre centinaia di persone a corsi eruditivi a come sbrogliare matasse esistenziali. Sono passati 3 anni ormai e a volte mi si chiede di rivoltarmi contro, di costituirmi contro, forse proprio per essere “depennato” dalla lista degli accusati, mi si invita a “parlare”, ma io mi domando: “a parlare di che?”. quanti volantini troviamo nelle erboristerie, nei bar, nei supermercati che inneggiano a miracolose cure, trasformazioni, benesseri e quant’altro. Sinceramente credo di avere difficoltà a reinserirmi nel mondo dei “normali” perchè non sono capace di incolpare altri delle mie scelte responsabili: se vado in un ristorante e spendo molto o mangio male, semplicemente non ci vado più, a differenza di chi invece taglia le gomme del ristoratore o fa di peggio. Molta gente in Arkeon credeva nelle persone e forse questa è stata la più grande illusione! Un caldo abbraccio, chiunque tu sia.
Piero